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La Settimana santa senza i riti e le processioni

Il vescovo Giuseppe Marciante ha celebrato la messa per la domenica delle Palme senza il pubblico dei fedeli che di solito affollano le navate della cattedrale. Chi poteva ha partecipato seguendo la funzione in diretta sui social. A Gangi non si sono sentite nei vicoli le gioiose percussioni dei “tamburinara”. Così è cominciata, tra chiese deserte e quarantene religiose, la Settimana santa nelle Madonie. Tutto il suggestivo spettacolo che si svolge attorno ai riti con un’intensa partecipazione popolare è stato cancellato dall’incubo del virus. Dalla domenica delle Palme a quella di “Resurrezione” ci sarà un mistico silenzio: preghiere e funzioni ridotte al minimo. Tutta una tradizione molto sentita viene inesorabilmente rimossa e conservata solo nella memoria popolare. Non si riproporranno, almeno quest’anno, la “Cerca” di Collesano, la “Sulità” di Gratteri, la “Pirdunanza” di San Mauro Castelverde, la “Casazza” di Alimena “u ‘Ncuontru” di Petralia Sottana: celebrazioni e cortei che rievocano passione morte e resurrezione di Cristo. In tempi normali i cortei sono organizzati e formati dalle confraternite e dal clero con i paramenti sacri. Mancherà la processione penitenziale del venerdì santo a Collesano dove si rappresenta la ricerca del figlio da parte dell’Addolorata: la famosa “Cerca”. San Mauro Castelverde rinuncia alla “Visarìa”. Le statue di Cristo e della Madonna vengono portate a S. Sofia al Monte con una sosta alla chiesa di San Giorgio dove si svolge il rito penitenziale della “Pirdunanza”. A Gratteri non andranno in giro il Venerdì santo i confrati per la processione della “Sulità”. Ad Alimena mancherà il richiamo della “truccula”, una tabella di legno che accompagna le confraternite nei pressi della chiesa madre da dove il corteo sale verso la chiesa del Calvario dove. Mancherà, nel giorno di Pasqua, la gioia che caratterizza u ’Ncuontru (l’incontro) di Gesù risorto con la Madonna a Petralia Sottana: i due simulacri vengono condotti per le vie e fatti incontrare in un punto prestabilito dove si svolge u ’Ncuontru vero e proprio. Il calendario delle celebrazioni messo a punto dalla Curia prevede alcuni eventi religiosi. Il Venerdì santo il vescovo celebrerà l’ufficio delle letture, le lodi mattutine e altre parti della liturgia delle Ore in cattedrale. Non saranno trasmesse dai canali social diocesani. Alle 15.00 il vecovo presiederà l’Azione liturgica pomeridiana dalla Basilica Cattedrale, secondo la forma propria prevista dal messale. La celebrazione sarà trasmessa sui canali social della Diocesi.
06.04.2020
Fausto Nicastro