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Raccolta di firme contro centro anti Covid al Giglio

Cresce l’opposizione alla scelta del Giglio come struttura Covid. Dopo il sindaco, che ha avanzato dubbi sulla possibilità di isolare l’area antivirus, il Comitato Nebrodi Madonie ha promosso una petizione e una raccolta di firme. L’obiettivo è di metterne insieme almeno 500. La petizione (aperta sul sito www.change.org) è indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al ministro Roberto Speranza. Il comitato per la tutela del Giglio si era già mobilitato per difendere il punto nascite destinato a essere soppresso dal piano regionale sulla rete delle strutture sanitarie. Ora il comitato torna in campo per contestare l’apertura di un reparto Covid-19 all’interno dell’ospedale che, secondo il presidente della Fondazione Giovanni Albano, manterrebbe l’operativià di altri reparti quali oncologia, cardiologia (Hub), ostetricia (punto nascite) e centro prelievi. Perché il sindaco prima e il comitato ora si oppongono alla creazione del nuovo reparto? La spiegazione che viene data nella presentazione della petizione è questa: “L'ospedale di Cefalù è un riferimento per l'intero territorio madonita e parte del territorio nebrodense, ma anche per utenza proveniente da altre province per delicate patologie neurologiche, cardiologiche e oncologiche. Essendo costituito da un unico corpo di fabbrica, il comitato ritiene che la promiscuità di destinazione d'uso e la promiscuità di personale sanitario, possano essere altamente pericolose per la pubblica incolumità, esponendo ad altissimo rischio di contagio sia il personale sanitario stesso, sia l'utenza e di conseguenza l'intero territorio”. Da qui la richiesta a Musumeci, Conte e gli altri di “scongiurare, con tutte le azioni a loro possibili, quella che potrebbe trasformarsi in una vera e propria tragedia che potrebbe contribuire, in questo periodo di particolare emergenza, al collasso dell'intero sistema sanitario regionale”.
29.03.2020