Dispiace dover apparire critici nei confronti di un'amministrazione che per l'opinione pubblica sta dimostrando di lavorare con impegno ma di fronte ad un tema delicato come quello relativo al futuro del nostro territorio, non posso assolutamente tacere alcune perplessità su una notizia diffusa in questi giorni da un giornale locale circa la trasmissione in Assessorato di un documento che sbloccherebbe l'iter del Piano Regolatore.
Vorrei partire analizzando alcuni elementi che hanno innescato in me alcuni dubbi sulla bontà di questa azione. Appare strano, infatti, che né il Sindaco nel comunicato di alcuni giorni fa, con il quale giudicava strumentale il polverone mediatico alzato sulla vicenda della localizzazione, né il professor Panzarella, che nell'intervista rilasciata a Pino Lo Presti ha parlato anche della procedura di Vas, abbiano ritenuto di dover fare accenno alla imminente trasmissione dei documenti che avrebbero sbloccato l'iter del Piano Regolatore Generale.
Si legge, infatti, nella notizia circa la trasmissione in assessorato del “Rapporto preliminare ambientale”, che sarebbe stato predisposto con il contributo proprio del professor Panzarella, nonché attraverso una consultazione delle autorità ambientali e dei cittadini, i cui contributi avrebbero “fornito le indicazioni per le scelte di natura ambientale e socio-economica del piano”.
Mi assale quindi un altro dubbio: se pur come cittadino potrei essere distratto e quindi non essermi accorto degli avvisi pubblici nei quali veniva chiesto di intervenire al dibattito sul documento, credo che nella qualità di presidente del locale circolo Legambiente, avrei dovuto ricevere un invito in tal senso.
Ad essere sincero non riesco ad intravedere in questa vicenda la trasparenza che mi sarei aspettato, soprattutto in un campo così importante come quello della pianificazione territoriale, che viene ormai gestito a livello mondiale nella forma più partecipata possibile.
E' probabile che la stampa abbia mal interpretato la notizia e che quindi non si tratti poi di un passaggio così importante. Se così non fosse, gradirei ricevere copia del documento trasmesso in assessorato, unitamente all'elenco di chi ha preso parte alla sua redazione.
Concludo entrando un po' più nello specifico della materia, anche in questo caso con la possibilità di essere smentito. Che io sappia, per definizione del testo unico sull'ambiente, pianificazioni come il nuovo strumento urbanistico hanno l'obbligo di essere sottoposti a VAS e pertanto non ha senso effettuare un rapporto preliminare, che solitamente serve invece a capire se un dato intervento debba essere sottoposto alla procedura.
In ogni caso, sia il rapporto preliminare, che invece la valutazione vera e propria, dovrebbero riferirsi non tanto alle criticità oggettive del territorio, bensì a quelli che possono essere gli effetti delle scelte di piano sull'ambiente. Piuttosto che un'elencazione delle aree a rischio frana, mi sarei aspettato quindi di sapere se la realizzazione dell'ascensore per salire sulla rocca farà scappare i pipistrelli o il falco pellegrino dalla zona Sic o se al lavatoio continueremo ad avere l'acqua.
Mai come ora, per il nuovo strumento urbanistico (peraltro contestato fin dal nascere dall'opposizione), servono competenza e trasparenza, per un territorio che non può più permettersi errori e speculazioni.
*presidente Legambiente Cefalù