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Sull’origine dello sfoglio è
guerra tra Polizzi e Petralia

Accusa di "furto", offerta di pace
Attorno allo sfoglio, dolce tipico delle Madonie, scoppia una disputa, anzi una guerra identitaria, tra Polizzi Generosa e Petralia Soprana. Volano anche parole grosse, accuse pesanti, contestazioni storiografiche. Il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde, parla addirittura di “furto” mentre rivendica l'origine del dolce e la sua tipicità polizzana. Lo scontro ha preso subito forma quando l’amministrazione comunale di Petralia Soprana ha assegnato allo sfoglio la denominazione "Deco", una sorta di carta di identità. Lo avrebbe fatto, contesta il sindaco di Polizzi, "senza tutelarne l'origine, l'autentica ricetta, il vero nome e soprattutto i prodotti con i quali va confezionato". Quindi l'accusa: "E' un vero e proprio furto ai danni della comunità polizzana".
Lo Verde, che almeno in questa occasione rivela una carica sanguigna, non si limita a contestare la violazione di un sacrosanto diritto morale allo sfoglio. Segnala molte contraddizioni, dalla denominazione all’uso di prodotti non conformi alla tradizione. Ma l’incongruenza più grave è quella storiografica. Polizzi propende per una "falsificazione" storica sulle origini del dolce. "Basta leggere - dice – l’articolo del disciplinare in cui si afferma che l'origine del prodotto risale al XV secolo quando veniva preparato all'interno dei monasteri madoniti. Affermazione generica. Bisognerebbe dire quali sono questi monasteri e soprattutto quale monastero avrebbe portato la tradizione a Petralia Soprana. Il disciplinare non lo può dire perché questo monastero di Petralia Soprana non esiste". E infine la minaccia di portare la disputa fino alle estreme conseguenze: “Ci attiveremo in tutte le sedi per difendere le ragioni della comunità di Polizzi Generosa e tutelare la tradizione dei suoi maestri pasticceri che da secoli confezionano e producono lo sfoglio.
La replica di Pietro Macaluso, sindaco di Petralia, sembra mossa dalla preoccupazione di gettare acqua sul fuoco. E manda al suo collega messaggi di pace: "Nessuno vuole togliere a Polizzi Generosa le origini di questo dolce tipico. Noi abbiamo dato la denominazione comunale Deco a quello che viene realizzato nel nostro paese che è diverso da quello prodotto a Polizzi Generosa". Quindi la proposta di mantenere la distinzione di identità. "Potrebbe andare a vantaggio del prodotto polizzano".
Chissà se anche Lo Verde ne sia alla fine convinto.
17.10.2018
Fausto Nicastro

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