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ALLARME PER L'ANNUNCIO DELL'ASSESSORE

Nuovo rischio di chiusura
per il punto nascite di Cefalù

Sembrava un incubo passato, ma pare che una nuova bufera si stia per abbattere sul punto nascite dell’ospedale di Cefalù. L’allarme lo ha lanciato il sindaco Rosario Lapunzina sulla sua pagina di Facebook: “Mi giunge notizia che, intervenendo a un convegno nel capoluogo, l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, avrebbe annunciato l’imminente chiusura del punto nascite dell’ospedale di Cefalù, oltre che di quello di Pantelleria”.
“Trovo – aggiunge – una tale ipotesi insensata e inaccettabile.
Il punto nascite di Cefalù ha visto consolidare e aumentare il livello di prestazioni offerte al territorio. È un presidio per noi irrinunciabile”.
A seguire anche il meet up dei Cinque stelle ha denunciato il rischio di una chiusura.
Tace per ora l’assessore Razza. Al convegno dei ginecologi avrebbe però aggiunto che ogni decisione sui due punti nascita di Cefalù e Pantelleria sarà presa martedì dalla giunta regionale.
“Voglio augurarmi – è il commento di Lapunzina – che le indiscrezioni oggi giunte siano errate. Nelle prossime ore, comunque, chiederò un incontro con i vertici dell’Assessorato per ribadire con ogni forza, le nostre ragioni a sostegno del mantenimento del punto nascita, con l’auspicio di ricevere le giuste rassicurazioni, in assenza delle quali andranno valutate tutte le iniziative da porre in essere, con il coinvolgimento del comprensorio.
Il Meet up Cinque stelle aggiunge che sotto la tagliola della Regione finirebbe “un reparto riconosciuto e considerato quale struttura moderna e sicura, addirittura attrattiva nei confronti dei paesi delle Madonie e dei Nebrodi. La nota ricorda che la struttura è “dotata di uno staff di qualità indiscutibile e costantemente rivolto al benessere delle pazienti. il Meet up locale contesta al tempo stesso quanti sostengono che in questo modo si rendono più sicure le nascite, grazie al fatto che, gioco forza, avverranno in strutture ritenute più attrezzate”.
Il punto nascite di Cefalù ha un’unità operativa di ostetricia e ginecologia e un servizio di pediatria che offre assistenza specialistica sia in regime ambulatoriale che in regime di degenza. Garantisce inoltre le urgenze ostetriche e ginecologiche con turni di guardia attiva 24 ore su 24.
Pare però che non sia l’efficienza della struttura a rappresentare il criterio principale sul quale si basano le valutazioni sulla sua esistenza e sulla sua sopravvivenza. Conta il dato statistico: il piano sanitario regionale prevede la chiusura dei punti con meno di 500 parti all’anno. Sono contemplate anche deroghe in relazione alle distanze e alla facilità dei collegamenti. E proprio questo ha finora salvato il centro di Cefalù. Ma ci sono volute battaglie politiche, mobilitazioni e manifestazioni. Il rischio è che, quando sembrava un rischio superato, la minaccia torna a farsi concreta.
06.10.2018

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