Nelle grandi linee più che svolte dalle urne sono venute molte conferme. Le elezioni a Cefalù, Termini Imerese e nei paesi delle Madonie hanno determinato un quadro di continuità e anche di stabilità. C’è continuità anche in quei posti, come Castelbuono, dove ritorna un volto conosciuto come quello di Mario Cicero. I risultati più attesi e i duelli più accesi sono quelli di Cefalù, dove Rosario Lapunzina ottiene una riconferma che era nelle previsioni, e di Termini Imerese dove il candidato ufficiale del Pd sostenuto da Lumia non arriverebbe al ballottaggio. Questo il quadro che ne è venuto fuori.
TERMINI IMERESE riproduce uno schema classico: al ballottaggio del 25 giugno vanno Francesco Giunta (centro destra) e Vincenzo Fasone (centro sinistra). Giunta, che è un avvocato, ha l’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia mentre Fasone, docente dell’università Kore di Enna, già assessore della giunta di Totò Burrafato, viene da un centro sinistra diviso. L’altro candidato era Pietro Sorge, che era sostenuto dalla componente ndel Pd guidata da Beppe Lumia, e non ce l’ha fatta sia pure per una manciata di voti. Come non ce l’hanno fatta Pippo Presti (gruppo dei “coraggiosi” di Fabrizio Ferrandelli) e Armando Liberto candidato dei Cinque Stelle. Tutti e cinque i candidati sono distanziati solo da poche schede, segno che la folla ha provocato una grande frammentazione e quindi qualche sorpresa come l'esclusione di Sorge.
CACCAMO come Castelbuono. Torna un volto conosciuto: quello di Nicasio Di Cola che ha alle spalle altri tre mandati come primo cittadino. Di Cola ha vinto con il 40,98 superando Salvatore Comparetto (36.96). Si ferma invece al 22,06 la corsa di Angela Sclafani.
PETRALIA SOTTANA E SOPRANA. Facile, secondo le previsioni, l’affermazione di Leonardo Neglia a Petralia Sottana. Non c’è stata partita con Giuseppe Polizzi che si è presentato con una lista raccogliticcia e segnata dal marchio di una lista “civetta”. È stato invece duello vero quello di Soprana: alla fine l’ha spuntata Pietro Macaluso (anche per lui è una conferma) sullo sfidante Francesco Gennaro che pure era stato suo vice sindaco fino alla rottura a gennaio.
CASTELLANA ritrova un altro volto noto. Ha vinto (1016 voti, 47,15 per cento) Francesco Calderaro, che è stato assessore comunale dal 2007 al 2012 e dal 2017 e ha guidato l’opposizione al sindaco uscente Pino Di Martino che non si è ripresentato. La sua elezione è quindi un rovesciamento del quadro politico. Ed è significativa per un’altra ragione. Ha tagliato fuori due avversari di peso. Uno era Angelo Pizzuto (30,77) presidente dell’ente Parco e dell’Automobile club di Palermo. L’altra era Daniela Russo (22,09) che era sostenuta da Di Martino.
ISNELLO. Finita l’era di Pino Mogavero, Marcello Catanzaro è il nuovo sindaco di Isnello. Con la lista civica “Isnello partecipazione impegno”, nella quale si sono ritrovati molti giovani, con il 62,42 Catanzaro ha avuto la meglio su Maria Grisanti che si è fermata al 37,58.

RISULTATI DEFINITIVI

Termini Imerese
Giuseppe Preti 2.991 (19,4), Armando Di Liberto 3.239 (21,0), Vincenzo Fasone 3.279 (21,3), Pietro Sorce 2.438 (15,8), Francesco Giunta 3.451 (22,4).