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ACCUSE ALLA REGIONE CHE INTERROMPE LA MOSTRA

Antonello, ritorno anticipato
con una coda di polemiche

L’Antonello torna a Cefalù prima del previsto e si porta dietro una scia di polemiche. Al centro dello scontro la decisione della Regione, non molto chiara nelle motivazioni, di fare rientrare le opere esposte in occasione del G7. La permanenza a Taormina, come evento collaterale del vertice, era in programma fino alla fine di giugno. Con il Ritratto d’ignoto erano in mostra altri due capolavori di Antonello: l’Annunciata e la Tavoletta bifronte. E con le tre opere c’era anche l’Ecce Homo di Caravaggio. Tutti i dipinti torneranno nelle loro sedi per decisione del dipartimento regionale dei Beni culturali per “sopraggiunti motivi di opportunità”. Non sarebbero state rispettate le “intese” con la società che ha organizzato la mostra Unescosites/Italian Heritage and Arts a palazzo Corvaja.
Non è chiaro, e a questo punto il dipartimento farebbe bene a renderli noti, quali siano i motivi di “opportunità” che avrebbero comportato il recesso contrattuale. Il Comune di Taormina ha fatto sapere che nei giorni del G7 la città ha vissuto momenti di grande frenesia ma complessivamente le cose sono andate bene. E la mostra sarebbe stata apprezzata come grande evento.
L’Antonello tornerà dunque al Mandralisca dove si fermerà per un mese anche l’Annunciata, già esposta al museo dieci anni fa. La sosta dell’Annunciata era una delle condizioni del prestito del celebre Ritratto che verrebbe compensato con interventi sulla struttura museale.
Le reazioni sono subito esplose, e non poteva essere diversamente. Il più duro è stato Roberto Celli della Beni Culturali srl, curatore della mostra multimediale Unescosites, a Palazzo Corvaja.
Per Celli si tratta di una notizia “così incredibile e scalcinata che sembra di essere su Scherzi a parte”.
Il semplice annuncio del rientro anticipato delle opere, ha sottolineato, provoca un danno a tutti coloro che avevano già prenotato la visita. Senza dire della “pessima figuraccia mondiale della Sicilia” e della “insulsa dissipazione di denaro pubblico”.
Celli avanza dubbi sulle motivazioni di una “mancata comunicazione tra l'assessorato regionale e il Comune di Taormina”. Motivazioni “ridicole e assurde” le ha definite e ha adombrato il sospetto di “giochi sotterranei inconfessabili tra amministrazioni”. Tutta la storia finirà con denunce. “Ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica”, ha annuncciato Celli.
Pare che all'origine di tutto ci sia una confusione creata, come spesso accade, dalla burocrazia. E non si capisce se sia colpa della burocrazia della Regione o di quella del Comune di Taormina. Mentre la Regione si limita a parlare di mancato accordo sulle "intese intercorse" (è stupefacente l'uso di un linguaggio oscuro e involuto), parla il vicesindaco di Taormina, Mario D’Agostino: "Noi non c’entriamo nulla. La Regione ha firmato un’intesa per la mostra con un privato e non con il Comune che, ovviamente, ha dato il suo assenso all’ospitalità e all’allestimento della mostra a Palazzo Corvaja per una vetrina così importante come il G7. Avendo già da tempo firmato invece noi un’intesa con un’altra società per un’altra mostra, è evidente che le opere non possono più rimanere esposte a meno che le due società non trovino un’intesa". Intesa che non ci sarebbe. In sostanza, il Comune aveva concesso a un’altra società, la Bicubo srl, gli stessi locali di palazzo Corvaja che, dall’11 giugno al 17 settembre, ospiteranno una mostra multimediale su Van Gogh. Il difetto di comunicazione è evidente. Da dove nasce? Dal fatto che la Regione ha improvvisato l'evento oppure dalla distrazione della burocrazione del Comune di Taormina che non ha informato la Regione della concomitanza di due eventi? Il danno è enorrme. Bisogna vedere se qualcuno sarà chiamato a risponderne.
La polemica tracima anche in ambito politico con le critiche di Saverio Romano (Ala), Lorenzo Cesa (Udc), Stefania Prestigiamo (Fi) e del M5S. Il Ministero dei Beni culturali, chiamato in causa, ha subito replicato ricordando che in questa materia la competenza esclusiva è della Regione. Ed è alla Regione che vanno quindi chieste spiegazioni.
Si è fatto sentire anche Vittorio Sgarbi per il quale sarebbe basto portare a Taormina l’Antonello del Mandralisca ma “hanno prevalso fretta e incompetenza”.
04.06.2017

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