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Non ci sarà il confronto
tra i candidati di Cefalù

Dunque, non ci saranno, almeno per ora, confronti pubblici fra i quattro candidati sindaci di Cefalù. Lo fanno pensare le risposte, per una parte tiepide e per l’altra problematiche, che la proposta del gruppo Puntoesclamativo ha suscitato. Solo Rosario Lapunzina e Fabrizio Piscitello hanno dichiarato subito la loro disponibilità. Pippo Guercio ha detto che bisogna prima avere il quadro chiaro delle forze e dei nomi in campo e Giuseppe Provenza ha avanzato perplessità sulle modalità con cui il confronto avrebbe dovuto svolgersi.
La presenza di tutti i candidati era considerata da Puntoesclamativo una “condizione indispensabile” per un momento di “crescita democratica e sociale”. L’idea sarebbe nata da una sollecitazione lanciata da Provenza.
Dopo Lapunzina e Piscitello, si è fatto sentire Pippo Guercio. “Nessun problema verso i confronti pubblici fra i candidati”, ha dettyo. Ma ha aggiunto: “Al momento attenderei la presentazione delle liste, prima di organizzare qualsiasi confronto pubblico. Voci dell'ultima ora danno per probabile un altro candidato sindaco. Sarà vero? Non lo sappiamo. La certezza l'avremo quando conosceremo il quadro ufficiale della situazione”.
Per quanto riguarda l'organizzazione dei confronti pubblici fra i candidati, Guercio ha ribadito che che vanno organizzati nella massima libertà. “Cefalù deve tornare a vivere la libertà di pensiero, di idee, di dialogo, di organizzazione e di confronto. Ciò accade anche in campagna elettorale quando chi organizza un confronto fra candidati a sindaco è libero di scegliere modalità, tempi e sedi senza chiedere alcun conforto a chi si deve sottoporre a questi confronti. Non serve concordare con i candidati le modalità del confronto e nemmeno i tempi per farlo. Finirebbe la libertà di chi offre uno spazio di dialogo e quella dei candidati che sono liberi di decidere luoghi e spazi dove confrontarsi. Ogni candidato – ha concluso – è libero di scegliere i confronti più interessanti e quelli che maggiormente offrono la possibilità di esporre progetti e idee”.
Più problematica la risposta di Provenza il quale ha subito precisato di non essersi ritirato dall'incontro ma di “aver semplicemente comunicato che il regolamento inviato mi lasciava perplesso su alcuni punti”.
“La proposta da me fatta – ha aggiunto – mirava ad avere un confronto su temi comuni e non fare propaganda con appelli all'elettorato. Mi accorgo ora che le regole di ingaggio di Puntoesclamativo non sono negoziabili. Mi sarei aspettato di poterne discutere anche con gli altri candidati che ho contattato più volte proprio a questo scopo. La mia disponibilità resta, consiglio di discuterne anziché continuare in polemiche”.
Le polemiche invece fioriscono, tra prese di posizione e note sui social dove si svolge una campagna elettorale parallela.
12.05.2017

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