Si è ritrovato sul bancone il portafogli di un turista che lo aveva dimenticato con tutto il suo prezioso contenuto: 1900 euro. Un quarto d’ora dopo portafogli e denaro erano nelle mani del legittimo proprietario. Francesco Geraci, titolare della tabaccheria “Quadrifoglio” in piazza Duomo a Cefalù, racconta così il suo gesto esemplare di onestà e di civiltà: “Il signore, che doveva essere un turista di lingua francese, forse svizzero, è entrato in compagnia della moglie per compare un francobollo. Doveva spedire una cartolina. Si è trovato un angolo, ha scritto e messo l’affrancatura. Quindi è andato via”.
Geraci si è ritrovato subito tra le mani il portafogli rigonfio. Non ci ha pensato due volte. Ha chiesto allo zio di assistere i clienti e di gestire il negozio e si è fatto un giro tra piazza Duomo e corso Ruggero: le mete obbligati dei turisti. E di turisti a quell’ora ce n’erano tanti. Alcuni in gruppo, altri solitari. Ma quell’uomo di 35-40 anni che aveva abbandonato il suo tesoro (e non è un modo di dire) neanche l’ombra.
“Me ne sono tornato in tabaccheria – racconta Ciccio, come lo chiamano gli amici – sperando che tornasse indietro”. Del resto non è la prima volta che qualcuno dimentichi qualcosa. È accaduto anche questa estate quando un cliente della tabaccheria ha riposto il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni e non si è accorto invece che gli era caduto per terra. Ciccio Geraci l’ha ritrovato, lo ha aperto e oltre ai soldi ha trovato anche un biglietto da visita di un geometra di Villabate. Era la traccia che cercava. Ha composto il numero di cellulare che vi compariva e il cliente distratto ha risposto: aveva fatto solo pochi metri, era seduto a un tavolo del bar di piazza Duomo. Era felice di avere ritrovato non solo i soldi ma soprattutto i documenti. E per Geraci sono arrivati i ringraziamenti dovuti e meritati.
Stavolta il cliente che aveva distrattamente abbandonato soldi e documenti sul bancone ha messo più tempo a farsi vivo. “Dopo 15-20 minuti – racconta Geraci – è entrato in tabaccheria. Era stravolto. Si era accorto di avere perso il portafogli e a ritroso ha rifatto il suo percorso. Fin quando non ha trovato il posto giusto. Quando l’ho visto gli ho sorriso. Ecco il suo portafogli, gli ho detto. Era felice. E lo ero anch’io per avere fatto la cosa più giusta. Mi ha ringraziato tante volte ed è andato via”.
Possiamo esserne certi: tornerà in una comunità che non potrà mai più dimenticare. Anche questo fa bene alla città. È un investimento a costo zero sulla sua immagine e sul suo turismo.