Il mondo dei bambini visto da un pediatra nella sua prospettiva sanitaria ma anche, e soprattutto, sociale. Con punte di preoccupazione per la denatalità e la forte riduzione dei pediatri in attività, l’allarme per i pregiudizi crescenti nei confronti delle vaccinazioni, l’attenzione verso i bambini che crescono all’interno delle coppie omosessuali. Nulla dell’universo materno-infantile è praticamente rimasto fuori dall’incontro con Giovanni Corsello, un nome di grande notorietà della scienza pediatrica. Con Corsello si è aperto al cinema Di Francesca il ciclo degli incontri con i “protagonisti”: personaggi che occupano ruoli di eccellenza nella cultura, nel mondo scientifico, nello sport, nell’imprenditoria. La rassegna, che da qui al mese di giugno 2017 riporterà a Cefalù tanti protagonisti sparsi per il mondo, è curata da Giovanni Cristina e Franco Nicastro.
L’incontro con Corsello, che ha toccato molti temi di bruciante interesse e attualità, è stato introdotto e moderato da Giovanni Cristina. Ne è venuto fuori non solo un quadro d’insieme del ruolo oggi assegnato alla pediatria ma anche la dimensione privata di un professionista che non ha mai voluto allentare il legame affettivo con Cefalù e la sua comunità. Per questo ha mantenuto lo studio del padre, un altro protagonista della pediatria che ha seguito generazioni di bambini, e non ha mai cambiato la residenza.
Tra le altre cose, Corsello è ordinario di pediatria all’Università di Palermo, dirige il dipartimento materno-infantile del Policlinico, presiede (il mandato scadrà il 31 dicembre) la società italiana di pediatria, è autore di centinaia di pubblicazioni e lavori scientifici. E dunque è in questo campo un’eccellenza, un osservatore attento e coinvolto nei nuovi orizzonti della professione che mantiene e sviluppa il proprio ruolo sanitario ma sempre più viene chiamata a svolgere funzioni di carattere sociale. Proprio questo processo evolutivo e di crescita fa dire a Corsello che oggi la pediatria ha complessivamente “elevato la qualità di vita dei bambini”. Ma la rete creata negli ultimi 30 anni rischia di aprire buchi allarmanti: nel 2020, cioè fra quattro anni, il welfare avrà 4000 pediatri in meno rispetto a quelli attuali. È un effetto della nuova disciplina degli accessi, che giustamente ha puntato sulla qualità della formazione, e dell’invecchiamento della popolazione sanitaria: attualmente oltre la metà dei medici in servizio ha superato i 55 anni. E questo pone un problema di ricambio generazionale e di innesti di nuove competenze.
La riduzione dei pediatri in servizio si accompagna a un altro dato critico, quello della denatalità, appena compensato dai figli dei migranti: sono il 18 per cento dei 480 mila nuovi nati all’anno. Ma proprio sul fronte dell’emigrazione emerge un’altra questione allarmante: il fenomeno dei minori non accompagnati. Nell’ultimo anno ne sono arrivati 5800. Sono anche loro curati e assistiti ma molti spariscono, probabilmente si allontanano per cercare una sistemazione, purtroppo senza regole, nei paesi europei. E, sempre sul fronte minorile, affiora un altro dramma. Molte ragazze vengono stuprate durante i lunghi viaggi della speranza. A Palermo il dipartimento diretto da Corsello ha recentemente seguito il caso di una ragazza di 16 anni che ha dato alla luce una bambina dopo essere stata abusata.
Cristina ha introdotto poi il tema controverso delle vaccinazioni a partire dal dato della loro diminuzione come frutto di campagne politiche, paure, false credenze e disinformazione veicolata dal web. Corsello è stato durissimo. Ha parlato di “situazione molto pericolosa”. È scorretta e scientificamente infondata, ha insistito, l’idea che “il nemico sia ormai battuto” e che le vaccinazioni facciano gli interessi dei colossi farmaceutici e siano la causa dell’aumento di nuove patologie o del ritorno massiccio di altre come le allergie e la pertosse. È invece il contrario. Proprio la diminuzione delle vaccinazioni ha abbassato il livello di guardia e i virus hanno trovato spazio per elevare la loro capacità di penetrazione. Un livello di sicurezza minino, che possa dare copertura alla popolazione infantile, richiede il 95 per cento delle vaccinazioni. Alcune regioni le hanno rese obbligatorie, in Sicilia è già pronto un disegno di legge al quale Corsello ha dato il suo contributo.
Quanto ai bambini di coppie omosessuali – altro tema cruciale dell’incontro – la posizione di Corsello è equilibrata. In linea generale la stepchild adoption, ha detto, non è rischiosa. Ma vanno valutate tutte le condizioni perché i diritti dei bambini siano garantiti al massimo. Poi le situazioni vanno valutate caso per caso.
Non è mancato un riferimento al punto nascite dell’ospedale Giglio che rischia di essere soppresso perché non raggiunge la soglia minima di 500 parti all’anno. La sopravvivenza della struttura, secondo Corsello, può essere assicurata soprattutto da un salto di qualità. “Il centro nascite – ha detto – non può limitarsi a dare assistenza al parto e a curare bambini sani. Ci vuole anche una capacità di gestire casi più complessi. E la nuova fondazione Giglio deve porsi anche questo obiettivo”.
Gli incontri con i protagonisti al cinema Di Francesca proseguiranno il 9 novembre alle 18. Ospite sarà Pino Mogavero, sindaco di Isnello e promotore del grande parco astronomico inaugurato a settembre. L’incontro sarà moderato da Franco Nicastro.