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NUOVO VOLUME PRESENTATO A PETRALIA SOPRANA

La riscoperta di Frate Umile,
il tempo e i luoghi dell’artista

Un’altra pietra è stata posta per consolidare ancor di più la figura di Frate Umile. La presentazione del volume “Frate Umile a Petralia. Il suo tempo i suoi luoghi” è diventata un altro contributo alla conoscenza del grande scultore, figura di rilievo della Sicilia del primo Seicento. La pubblicazione del volume fa parte del progetto di valorizzazione dell’artista direttamente promosso dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
A palazzo Pottino sono intervenuti il sindaco Pietro Macaluso, l’assessore alla cultura Rosario Lodico, il professore già docente dell’università di Palermo Francesco Andria, il professore già direttore della galleria di Palazzo Abatellis Gioacchino Barbera e gli autori Giuseppe Abbate e Giuseppe Fazio.
“Questo progetto è iniziato lo stesso giorno del nostro insediamento”, ha detto l’assessore alla cultura Rosario Lodico. “Dopo gli spazi espositivi sulla storia di Frate Umile, del calendario e gli incontri con le scolaresche, arriva anche questo contributo storico al quale si aggiunge un sito internet, un video e una galleria fotografica. Siamo contenti di tutto ciò – ha proseguito Lodico – ma non siamo soddisfatti perché la figura di Frate Umile che tanti conoscono merita tutto il nostro impegno nella valorizzazione sua e dei luoghi dove visse. Ecco perché ci preme far ritornare a vivere il convento di Santa Maria di Gesù dove Frate Umile ha vissuto. Un desiderio che esterneremo al ministro Franceschini”.
Il progetto e il percorso che fin qui è stato realizzato ha l’obiettivo di approfondire e aggiornare le conoscenze sulle opere di Frate Umile, preziose e uniche, che ancora oggi arricchiscono il patrimonio culturale di Petralia Soprana. “Questo catalogo è un ulteriore stimolo a ripercorrere, riscoprire, o far conoscere, le nostre radici culturali che sono fortemente legate a Frate Umile. La strada che abbiamo intrapreso – ha affermato il sindaco Pietro Macaluso - è quello di porre le basi per la crescita del turismo culturale nel nostro paese. Un percorso che ci ha portato a far parte del club dei Borghi più belli d’Italia e naturalmente a Frate Umile”.
“Rivalutare Frate Umile – ha aggiunto il sindaco – significa avere aggiunge altri elementi all’unicità e bellezza del centro storico con i suoi vicoli, le chiese, i palazzi nobiliari, tanti scorci particolari e tramonti mozzafiato. Un vero tesoro, come l’arte di Frate Umile che nel silenzio di questo paese di montagna tocca l’anima e il cuore”.
La presentazione del volume, ricco di foto realizzate da Vincenzo Aluia e Quintosol Production, è stata curata da Francesco Andria il quale si è soffermato sui percorsi che un territorio deve seguire per il rilancio del turismo culturale, quale occasione di crescita e di lavoro. Una lezione per le istituzioni ma anche per i privati che devono investire e credere nel territorio madonita, autentico “ecomuseo”.
Gioacchino Barbera ha illustrato il carattere storico scientifico del volume. “Due saggi che si completano a vicenda – ha evidenziato Barbera – e un lavoro ben fatto: sono bastati pochi dati e varie ipotesi per far uscire cose importanti non solo per la comunità paesana ma per l’intera comunità scientifica”. Quello di Giuseppe Abbate è infatti un saggio di contesto che mette in evidenza il ruolo delle confraternite, i testi che venivano utilizzati dai predicatori e il ruolo delle sculture di Frate Umile che rappresentavano la manifestazione visiva e artistica di un fatto che era religioso ma anche devozionale. Crocifissi che erano autentici catalizzatori per il popolo.
Di “Società e cultura artistica nelle Madonie e a Petralia Soprana tra XVI e XVII secolo” ha scritto Giuseppe Abbate che nel suo intervento seguito dall’altro autore Giuseppe Fazio ha puntato sulla cronologia degli eventi mettendo ordine all’attività di Frate Umile nato nel 1601 e morto nel 1639. Il saggio è accompagnato da una antologia delle fonti che parte dai documenti presenti nel convento di Santa Maria di Gesù per arrivare alla Biblioteca Comunale di Petralia Soprana. Proprio nel suo saggio l’autore smentisce la tesi che classifica come prima opera il crocifisso presente nella chiesa madre di Petralia Soprana. Ciò perché la scultura presente nel paese natio di Frate Umile è straordinariamente bella e quindi ricondotta a un periodo più maturo dell’artista. È un’ipotesi che nulla toglie all’importanza del Crocifisso di Petralia Soprana. Tutto questo per dire che c’è ancora tanto da studiare, scoprire e interpretare su Frate.
Della particolare copertina del volume, la cui grafica è stata curata da Vincenzo Cusumano e Quintosol Production, e di alcune peculiarità del progetto ha parlato Evelina De Castro del dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
A margine dell’incontro è stato anche presentato il sito internet dedicato a Frate Umile: http://www.frateumiledapetraliasoprana.com
24.08.2016

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