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Addio don Lorenzo Marzullo,
una vita spesa per gli altri

Don Lorenzo Marzullo, straordinaria figura di sacerdote impegnato nella promozione sociale, è morto dopo una lunga sofferenza. Negli ultimi tempi, sfiancato dalla malattia, non era più neanche in grado di muoversi. Ma non ha mai abbandonato la forza e lo spirito per dare a tutti un messaggio di vita e di speranza, lui che ha sempre pensato agli altri e soprattutto agli ultimi.
Non mancava di darne testimonianza nel suo profilo Facebook nel quale postava le sue foto: lui disteso a letto sorridente e sereno e i suoi amici e confratelli che lo attorniavano portandogli affetto e simpatia. E tanti sorrisi, espressione di rapporti profondi e sinceri.
Don Lorenzo sapeva di essere arrivato quasi al termine di un’esistenza vissuta con grande generosità sia durante il servizio sacerdotale a Caltavuturo, dove è stato sempre amato e ricordato, sia durante la missione in Equador dove si è dedicato all’assistenza e alla promozione di comunità segnate dalla povertà. Era poi tornato in Sicilia per proseguire la sua missione pastorale nella chiesa dell’Itria. La scoperta del male non ha minimamente scalfito il suo umore e tantomeno la sua fede che anzi aveva trovato nuovi spunti e nuove occasioni per manifestarsi.
A letto, circondato da amici e confratelli che ormai lo andavano a trovare quasi ogni giorno, don Lorenzo ha festeggiato il suo quarantesimo anno di ordinazione sacerdotale. E grande fu la sua gioia quando, un mese fa nel giorno di Ognissanti, ricevette una videochiamata di papa Francesco. Sui social ha poi raccontato così il suo affettuoso dialogo con il pontefice.
“Alleluia, alleluia, alleluia! Cari amici ieri alle 18,00, mentre, col cuore, mi preparavo a partecipare all’Eucaristia che stava per iniziare nella chiesetta dell’Itria, mi squilla il telefono.
“Era una videochiamata da parte di don Marcello, che mi comunica che Papa Francesco desiderava farmi gli auguri per il 40° anniversario della mia ordinazione.
Potete immaginare il mio stato d’animo quando viene inquadrato il sorridente volto del successore di Pietro. la prima cosa che mi assicura è la sua preghiera per il simbolico traguardo raggiunto e per la mia salute.
“A seguire mi chiede di pregare per lui.
“E quando gli dico di essere stato per alcuni anni missionario in Ecuador, mi fa cenno di esserne a conoscenza ed il suo sorriso diventa, oserei dire, celestiale.
“Infine mi impartisce la sua benedizione e, nel nome della SS. Trinità ci congediamo. A conclusione di questo meraviglioso momento l’unica cosa che mi sento di dire: grazie, grazie, grazie carissimo Papa Francesco”.
Nelle fasi conclusive della sua malattia, che scherzando chiamava "sbirulino", don Lorenzo era tornato nella sua Castelbuono dove aveva voluto promuovere iniziative di solidarietà come il banco alimentare.
Grande è il dolore che la scomparsa di don Lorenzo, spentosi a 66 anni con il sorriso sulle labbra, ha suscitato non solo nella comunità cattolica. L’affetto e la stima per lui non avevano barriere proprio barriere.
05.12.2021
Fausto Nicastro

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