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La Street art nelle Madonie
per la rinascita di 18 borghi

Sono 39 gli artisti – 32 italiani, tre spagnoli, due tedeschi, un brasiliano e un’americana – che da alcuni giorni sono impegnati nel progetto “I Art Madonie”, ideato e diretto da I WORLD, che vede come soggetto capofila So.Svi.Ma, Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito del Bando periferie. Si tratta di una tra le più rilevanti iniziative di arte urbana che si realizzano in Italia e che punta alla riqualificazione e rigenerazione di 18 comuni delle Madonie, le montagne della provincia di Palermo. Gli artisti selezionati realizzeranno circa cinquanta opere d’arte urbana, su superfici già individuate, per raccontare le tradizioni secolari, con l’obiettivo di rilanciare e rigenerare in modo sostenibile i borghi.
Gli italiani sono Allegra Corbo, Guerrilla Spam, Nais, Crazyzone, Coquelicot Mafille, Mr. Thoms, Nsn997, Luca Font, Rame13, Encs18, Web3, Riccardo Buonafede, Angela Sottile, Frode, Filippo Giovanelli, Risethecat, Mat, Noyes, Tilf, Atez, Oblogoestorounds, Laura Pitingaro, Ljubiza Mezzatesta, Godisinlove, Emmeu, Irene Russo, La180, Matlakas, Mikhail Albano, Ermesart, Amalia Tucci e Teddykiller, peruviano ma cittadino italiano. Gli stranieri sono Soen, Alva Moca, Mapecoo (Spagna), Feleon, colombiano ma cittadino olandese, J3rny (Usa), Caz.L. (Germania) e Dinho Bento (Brasile).
Le opere di “street art” coinvolgono 18 comuni madoniti partner del progetto: Alimena, Aliminusa, Bompietro, Caltavuturo, Castelbuono, Cerda, Geraci Siculo, Gratteri, Lascari, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo. Tutte le opere sono ispirate al patrimonio culturale immateriale del territorio madonita, cogliendone ogni aspetto che ne caratterizza la più profonda e autentica identità, che viene restituita dagli artisti secondo loro libere interpretazioni. È un omaggio di arte e bellezza a uno dei territori più rappresentativi della Sicilia, che sperimenta nuovi processi di rigenerazione urbana e di ricentralizzazione dei sistemi periferici. Altri dieci digital artists sono coinvolti in altre attività di arte digitale fruibile in realtà aumentata grazie all’App I ART Madonie, in fase di realizzazione.
Il progetto ha vari obiettivi: rigenerazione urbana dei borghi aderenti e creazione del sistema culturale integrato e diffuso dei Comuni delle Madonie; miglioramento della qualità del decoro urbano; potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore per l’inclusione sociale; realizzazione e messa in rete di centri culturali polivalenti allestiti con attrezzature multimediali e contenuti immersivi; creazione di reti e networking, come la piattaforma Milleperiferie per la messa a sistema di progetti di rigenerazione urbana delle periferie; laboratori e attività di orientamento per l’animazione territoriale e lo sviluppo di competenze; realizzazione di interventi di street art e arte urbana con il coinvolgimento di centinaia di artisti internazionali; sviluppo di azioni di comunicazione e marketing territoriale.
“Dopo mesi di lunga pianificazione, finalmente siamo partiti – dice Alessandro Ficile, amministratore unico di So.Svi.Ma. soggetto capofila di I Art Madonie – con le opere da realizzare sul territorio madonita, che non potrà che essere arricchito dalla testimonianza culturale di questi artisti che daranno un valore aggiunto ai borghi. Le opere realizzate supporteranno la rigenerazione urbana assunta dal progetto come elemento strategico, attraverso la reinterpretazione e rappresentazione del patrimonio immateriale locale, ravvivando le tradizioni, i mestieri e i saperi propri del territorio”.
“I ART Madonie - aggiunge Lucenzo Tambuzzo, ideatore e direttore artistico del progetto - ci vuole suggerire nuovi processi di rigenerazione dei borghi dove creatività, autenticità e integrazione lavorano assieme per generare le nuove forme della tradizione e riproporre le periferie come nuovi centri di produzione artistica e culturale. Paesaggi e personaggi dimenticati, momenti rituali, ma anche la fatica ripetitiva di gesti antichi sono gli ingredienti essenziali della poetica dell’identità alla base dei quasi 50 murales dagli stili più diversi, dove l’ironia naif, l’astrattismo e l’iperrealismo contribuiscono ad arricchire il panorama della street art in Italia”.
28.10.2021

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