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giovedì, 28 marzo 2024 ore 11:15
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Musumeci difende Razza:
“Solo espressione infelice”

L’inchiesta sui dati alterati della pandemia ha innescato una bufera politica alla Regione. La maggioranza è in difficoltà e il presidente Nello Musumeci cerca di fronteggiare gli attacchi dell’opposizione che chiede le dimissioni del governo. Musumeci ha tentato di ridimensionare gli effetti politici della vicenda e di ridurre il senso delle operazioni compiute dall’assessorato per dare, secondo l’accusa, una dimensione più ridotta della pandemia.
Musumeci è intervenuto all'Ars nella discussione sulla Finanziaria e ha parlato dell’inchiesta.
"Prendo atto – ha detto – che il magistrato inquirente abbia escluso ogni mia responsabilità, ma non è questo il tema. Chiedo ai magistrati più sobrietà, meno vetrine, meno interviste". Poi ha offerto una valutazione molto diversa da quella degli investigatori. "Dice il magistrato che l'obiettivo era nascondere i dati per fare apparire efficiente la Regione. Ma che tipo di ricerca di consenso è quella di un presidente di Regione che dice chiudiamo tutto e impedisce l'accessibilità delle persone al 94% cancellando voli aerei, tratte di ferroviarie, impedendo alle navi di attraccare nei porti, e lo ha fatto già alla fine di febbraio dello scorso anno".
Musumeci è entrato nel merito dell’inchiesta cercando di spiegare cosa è successo nel conteggio dei decessi che venivano “spalmati”, secondo un’espressione dell’assessore Ruggero Razza. "L'espressione 'spalmiamo i morti" è stata – secondo il presidente della Regione – assolutamente infelice, anche se si usa nel gergo. Quel termine si riferiva al fatto che i dati erano arrivati dalle strutture con cinque giorni di ritardo, quindi non avrebbe avuto senso caricarli in un solo giorno, quello sì sarebbe stato atto falso. Non potevi dire che c'erano stati 26 morti in un giorno, quando erano stati in 4-5 giorni. Comunque li collochi il saldo finale non cambia".
Quanto alle dimissioni Musumeci non ci pensa affatto perché "solo i vili e i fuggiaschi si dimettono mentre siamo qui perché questa terra la vogliamo cambiare". Ma è diverso il giudizio che dà sulle dimissioni dell’assessore. "La migliore risposta l'ha data questo ragazzo Ruggero Razza, dato in pasto alla folla, quella folla che disse liberate Barabba. La lezione di Razza, di questo ragazzo cresciuto nelle caserme, nell'insegnamento del padre addestrato nell'Arma, formato alla Nunziatella, cresciuto accanto a me e al quale voglio bene come fosse un figlio pur non avendogli risparmiato critiche, sta vivendo giornate difficili. Prudenza serve, prudenza".
02.04.2021

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