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Musumeci: zona rossa
è atto di responsabilità

La Sicilia in zona rossa fino al 31 gennaio come atto di responsabilità per fronteggiare l’impennata di contagi, con l’opzione di “chiudere elementari e prima media” se i dati non miglioreranno tra 15 giorni. È questo che motiva, come spiega lui stesso, i provvedimenti del presidente della Regione, Nello Musumeci.
In una conferenza stampa al PalaRegione di Catania Musumeci e dagli assessori all’economia Gaetano Armao, alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla.
L’altro punto della conferenza è l’intesa col governo nazionale per ripianare il disavanzo in dieci anni anziché tre per consentire di mettere finalmente ordine nei conti della Regione, dopo decenni di “allegra gestione”.
La zona rossa, ottenuta dal governo regionale, è giustificata dai dati della costante e graduale crescita dei contagi: un indice Rt regionale che nel suo punto massimo segnava già 1,25 e i 2000 nuovi positivi al giorno hanno fatto valutare al Comitato tecnico scientifico e all’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla salute l’opportunità di anticipare di una settimana quello che quasi certamente si sarebbe verificato fra sette giorni.
Anche i dati di contact tracing hanno suggerito l’adozione del provvedimento, posto che in genere la media regionale è oltre la soglia dei 50 positivi su 100mila abitanti e in molti casi addirittura sopra i 250/100mila (400/100mila a Messina).
È stato chiarito che l’apertura delle scuole fino alla prima media è in linea con lo screening avviato il 14 gennaio, che restituisce dati di positività molto bassi: la prima giornata di monitoraggio indica che su oltre 14mila test ci sono stati 48 positivi, per una percentuale dello 0,33%, con un minimo ad Agrigento (0,086%) e un massimo a Catania (0,6%). Questa la fotografia dei soggetti che rientreranno a scuola lunedì.
Chiarito anche che per bar e ristoranti valgono le stesse disposizioni del Dpcm emanato dal governo Conte.
Sull’altro tema affrontato in conferenza stampa, l’accordo Stato-Regione sul disavanzo è stato raggiunto al termine di un inter avviato a dicembre 2019 e finalizzato l’altro ieri sera, dopo un serrato negoziato, con l’intesa approvata dal Consiglio di Ministri. L’accordo prevede la ripartizione di un disavanzo di quasi 2 miliardi in dieci anni, a partire dal 2022, la “liberazione” di 421 milioni per il bilancio 2021 e una operazione di riqualificazione della spesa che dal 2021 al 2029 porterà a risparmi per 1 miliardo e 740 milioni. In quest’ambito sono state individuate aree di intervento sui cui agire in quota percentuale, senza dover indicare con puntualità le riduzioni di spesa voce per voce.

“La zona rossa – ha detto il presidente Musumeci – è stata una decisione sofferta e a lungo meditata. Applicheremo le restrizioni per due settimane, se i risultati non saranno soddisfacenti adotteremo ulteriori misure di restrizione e prorogheremo la zona rossa. Per quanto riguarda le scuole, se il dato non migliora chiuderò anche prima media ed elementari. Rinnovo l’appello a prefetti e sindaci a far rispettare le restrizioni. In merito all’accordo con Roma sul disavanzo – ha aggiunto Musumeci – permetterà alla Regione, come diceva Piersanti Mattarella, di avere finalmente “le carte in regola”. È un accordo che rappresenta l’autonomia della responsabilità”.
“Dalla fine del 2019 a oggi – aggiunge l’assessore Armao – abbiamo spinto per spalmare il disavanzo risultante dal rendiconto 2018 in dieci anni anziché in tre anni. Il negoziato col ministero dell’Economia ci ha consegnato risultati importanti: 740 milioni di minori entrate a causa del Covid che saranno interamente ricoperte dallo Stato, 13 milioni di differimento delle rate di muto come ottenuto da altre regioni, la possibilità di “liberare” 421 milioni di cui disporre nel bilancio 2021 e affrontare in serenità quest’anno. Complessivamente, il nuovo accordo costituisce una manovra che vale 2.161 milioni di euro, composta da una progressiva riduzione di spesa sino al 2029 che va nella direzione già intrapresa dal governo Musumeci e da investimenti. In più abbiamo ottenuto una franchigia del 10% sugli obiettivi di riduzione di spesa accorpati per gruppi, cosa che ci lascia ambiti di manovra”.
Quanto alla istituzione della zona rossa, l’assessore alla salute Ruggero Razza ha precisato che la richiesta è nata con l’obiettivo di “proteggere il nostro sistema sanitario e produttivo e garantire una adeguata campagna vaccinale nelle prossime settimane”. “L’obiettivo è evitare che se aumentano i contagi si sia costretti a convertire strutture sanitarie in reparti Covid: dobbiamo garantire le cure ordinarie a chi non è malato di Covid, non farlo sarebbe un errore. Ci dispiace, infine, avere dovuto sospendere la campagna vaccinale in alcune province per garantire i richiami, ma abbiamo fatto magazzino per garantire la seconda dose ai vaccinati, aspettiamo che lunedì il commissario Arcuri faccia chiarezza sulle forniture e che l’Ema “liberi” l’uso di altri vaccini che altri Paesi hanno già adottato”.
16.01.2021

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