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Razza a Cefalù si confronta
con il no al piano Covid

In una saletta del Giglio l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza ha raccolto due voci tra loro dissonanti sulla creazione di un’area Covid all’ospedale di Cefalù. Da un lato la disponibilità del presidente Giovanni Albano, dall’altro l’opposizione ferma del sindaco Rosario Lapunzina, rafforzata dal voto quasi unanime del consiglio comunale.
Con Razza, che ha presentato a grandi linee il piano regionale per la creazione di una rete di ospedali Covid, e i vertici della Fondazione c’era anche il vice presidente della Regione, Toto Cordaro.
Razza si è subito confrontato con la contrarietà della comunità espressa da Lapunzina, che ha interpretato un orientamento contrario non solo del consiglio comunale ma anche dei sindaci degli altri comuni del distretto sanitario.
“Ho ancora una volta evidenziato – ha poi riferito Lapunzina – le problematiche di carattere strutturale, che, in maniera lapalissiana, inducono a ritenere il Giglio non in linea con quelle prescrizioni del Ministero della salute che vietano l’utilizzo di strutture in forma promiscua”.
Il sindaco di Cefalù ha quindi proposto che le risorse professionali del Giglio vengano impiegate in un ospedale interamente Covid, come quello di Partinico. “Lasciamo, quindi, che il Giglio continui a svolgere la sua funzione essenziale in un territorio posto a cavallo tra le province di Palermo e Messina”, ha rilanciato. E ha aggiunto: “Un servizio trasmesso da Report di Rai Tre ha chiaramente denunciato la sottoutilizzazione di strutture interamente Covid, come quella in essere presso il Policlinico di Palermo o presso l’ospedale di Partinico, dove per carenza di attrezzature sono in funzione meno di un quarto dei letti di terapia intensiva previsti. Mi chiedo il perché allora di tanta insistenza sulla scelta di utilizzare l’ospedale di Cefalù, le cui attrezzature ben potrebbero essere trasferite, per questo limitato periodo, presso quegli ospedali Covid, potenziandone, in tal modo, la dotazione dei così importanti respiratori”.
Lapunzina ha poi replicato a chi “oggi mi ha chiesto responsabilità istituzionale. “Rispondo che, specie in questo periodo, la responsabilità sta nella tutela, entro i limiti della legge, dell’interesse alla salute della comunità amministrata”.
Malgrado questo serrato confronto, l’assessore non ha dato alcuna assicurazione sulla possibilità di recedere dal piano preparato dalla Regione. Secondo quando emerge da un comunicato della Fondazione, Razza avrebbe cercato di ipotizzare un alleggerimento del peso sull’ospedale di Cefalù . “Il Giglio – ha detto – è nelle condizioni di gestire 40 posti letto che potranno essere attrezzati anche in altre strutture sanitarie sia pubbliche che private". Ma intanto Cefalù resta a pieno titolo nel piano come centro anti Covid.
01.04.2020
Fausto Nicastro

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